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L’altoparlante intelligente di Facebook non verrà svelato F8 durante la crisi dei dati

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Eravamo piuttosto entusiasti delle segnalazioni di uno smart speaker di Facebook a febbraio, ma sembra che la società abbia accantonato i piani in mezzo alla tempesta sull'uso dei dati del social network.

Circolavano voci secondo cui un oratore intelligente di Facebook avrebbe potuto essere mostrato alla conferenza F8 dell'azienda il 1° maggio, ma un nuovo rapporto di Bloomberg ha messo fine a tutto ciò.

Aggiornamento: immagini degli altoparlanti intelligenti di Facebook

Digitimes ha riferito che due dispositivi domestici intelligenti, nome in codice Fiona e Aloha, sarebbero stati lanciati entro luglio "al più tardi". Si dice che i dispositivi, che sembrano assomigliare almeno alla descrizione dell'Amazon Echo Show, abbiano una fotocamera rivolta in avanti sul dispositivo, per la suddetta chat video, che presenterà anche il riconoscimento facciale.

Ciò non significa che quest'anno non vedremo uno smart speaker di Facebook: non sarebbe stato comunque rilasciato fino alla seconda metà del 2018.

Per coloro che hanno vissuto sotto una roccia, Facebook è stato scosso da uno scandalo secondo cui una società chiamata Cambridge Analytica ha raccolto dati dalla piattaforma tramite sondaggi e li ha utilizzati per colpire persone politicamente sensibili con disinformazione nelle campagne Trump e Brexit. Ha cancellato miliardi dal valore del social network e ha richiesto un hashtag #deletefacebook.

Ha anche creato un potente problema sui dati: cosa viene archiviato e chi può accedervi. E quando si tratta di inserire altoparlanti intelligenti su Facebook, che sono in effetti dispositivi di ascolto, non c'è da meravigliarsi se l'azienda si sta ritirando dai piani, almeno per ora.

La notizia evidenzia anche un altro studio intrigante di questa settimana. Un sondaggio condotto da Reuters negli Stati Uniti ha rivelato che è molto più probabile che gli utenti dei social media si affidino ad Amazon per i propri dati rispetto a Facebook. Il 66% degli utenti si è fidato di Amazon per obbedire alle leggi in materia di informazioni personali, mentre solo il 41% potrebbe dire lo stesso di Facebook.

Tutti gli occhi saranno puntati su F8 per vedere come Facebook risponde alla raffica di stampa negativa sulla sua rete, ma quando si tratta di futuri dispositivi domestici intelligenti, potrebbe volerci ancora del tempo prima che i consumatori si sentano abbastanza sicuri da far entrare Facebook nelle loro case.

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